sabato 13 ottobre 2007

storace

Nei giorni scorsi l'On Storace ha difeso alcuni suoi simpatizzanti che avevo sostenuto la necessità di fornire a Rita Levi Montalcini delle stampelle per aiutarla a svolgere il suo lavoro di senatrice. "So' ragazzi" è stato il commento. Se ci fosse bisogno di dimostrare per l'ennesima volta che in Italia le cose funzionano alla rovescia, basterebbe citare questo caso: un premio Nobel viene insultato da un personaggio che tra le sue performance recenti può annoverare l'avere distrutto i bilanci della regione Lazio da governatore, l'essersi fatto trombare al giro successivo da Marrazzo per essere però, giustamente, ricompensato della trombatura con un posto da ministro dalla S. Berlusconi Inc. (e oggi accusa addirittura Napolitano di non poter dare lezioni di etica!), avere collezionato accuse (vedi Laziogate) tali da rendere quantomeno coraggioso il suo portare la faccia in giro. La cosa paradossale è che probabilmente molti italiani sono d'accordo con lui (e probabilmente anche con Calderoli che in Senato è riuscito a urlare ai senatori a vita, compresa la Montalcini, "andate a lavorare!" (sic)). Soffermatevi su questo: in questo paese può succedere che un Calderoli (quello della maglietta anti Islam) urli a un premio Nobel di andare a lavorare. Ma che paese è?

Nessun commento: