mercoledì 21 aprile 2010

tu chiamale se vuoi .. intercettazioni

da La Stampa (20 aprile): La maggioranza infatti prevede che si possano intercettare solo le utenze di chi è indagato o di terzi che si sa ben informati. E solo se le intercettazioni risultino «assolutamente indispensabili» nel proseguimento delle indagini. E poi Centaro e il governo hanno rafforzato i divieti di pubblicazione: carcere fino a due mesi (più ammenda) e sospensione temporanea dalla professione per chi divulga il contenuto delle intercettazioni; carcere fino a sei anni per chi si rende complice della ’talpà nello svelare atti secretati; divieto assoluto a pubblicare quelle di cui sia stata ordinata la distruzione; detenzione fino a quattro anni per chi registra «fraudolentemente» conversazioni. Quest’ultima proposta di modifica, già nota come "Anti-D’Addario", esclude però la punibilità nel caso in cui si valuti che da tali registrazioni, anche visive, possa emergere un reato. In questo caso si dovrà avvertire subito l’autorità giudiziaria.

venerdì 2 aprile 2010