lunedì 30 marzo 2009

Paternalismi, Socrate e Internet

Gentile Prof

mi chiamo YYY e sono il papà di un/una "esclusa/o", ovvero un/una di coloro che non hanno
colmato il debito formativo in Economia, ZZZ.

ZZZ le ha già scritto e probabilmente le ha manifestato tutto il suo stupore, la sua sorpresa, la sua amarezza, l'incredulità per quello che è successo.

Io ho voluto aspettare qualche giorno, ma alla fine ho deciso anch'io.

So di non avere il diritto di rivolgermi a lei direttamente, ma pensando che un insegnante non si sottrae mai al confronto in ossequio al principio che proprio dalla discussione e dal confronto possono emergere quelle verità che tante volte rimangono celate (Socrate), mi sono permesso di farlo, per sottoporre alla sua attenzione alcune mie considerazioni.

E' stato comunicato che alcuni ragazzi sono stati esclusi perchè in seguito a una verifica a posteriori (primo fatto strano la verifica a posteriori rispetto al momento dell'esame e la
firma del verbale, circostanza che potrebbe avere anche qualche rilievo giuridico) è risultato che abbiano copiato da Internet.

Ora io mi chiedo come prima cosa: si copia da Internet? o si fanno ricerche da cui si assume quanto di utile si possa trovare? Non è proprio Internet un moderno strumento di comunicazione e di diffusione di saperi? E poi è sicuro che altri non abbiano fatto la stessa cosa? Sono state passate in rassegna tutte le pagine di Internet che parlano dell'argomento? Quanti, magari più scaltri, più esperti possono aver fatto la stessa cosa utilizzando altre pagine senza essere scoperti. Ma poi prendere due righe (eventualmente) qua e là e comporre una relazione su un
argomento particolare, con un libro che fino all'ultimo non si trova, è davvero copiare? Si potrebbe, dunque, essere accusati di plagio? Mi consenta la franchezza: mi sembra tutto molto assurdo.

Non capisco sinceramente perché alla fine si sia scelto di penalizzare alcuni ragazzi per i quali (almeno io sono convinto) non si può dire che siano meno bravi degli altri.

ZZZ viene da un'esperienza difficile a WWW dove è stato/a finora e ha già accumulato un po' di
ritardo. Spero solo che questo fatto non la/lo penalizzi e soprattutto non lo/la scoraggi. Si sentiva dire che i ragazzi che non avessero recuperato i debiti avrebbero potuto avere delle conseguenze. Non so se questo è stato valutato fino in fondo. Mi auguro di cuore, non solo per ZZZ ovviamente, che non sia cosi e che possano recuperare con i tutor senza altri danni.

martedì 24 marzo 2009

Esami venduti, sequestrate 48 lauree Scandalo nell'università di Catanzaro

dal Corriere della Sera

CATANZARO - Ha portato al sequestro di 48 lauree in giurisprudenza l'inchiesta della procura di Catanzaro sui presunti esami venduti all'Università "Magna Grecia". I destinatari del provvedimento di sequestro, fra i quali figurano anche avvocati che esercitano la professione forense e praticanti, sono indagati a vario titolo di corruzione, falso in atto pubblico, falso per induzione, soppressione e distruzione di atti, esercizio abusivo della professione forense.

INCHIESTA INIZIATA NEL 2007 - Gli avvocati che esercitano la libera professione sono dieci e sono iscritti a diversi ordini della Calabria ed anche in Regioni del nord dell'Italia. Ci sono poi 25 praticanti avvocati mentre altre tredici persone svolgono una professione che non riguarda l'attività forense. La Procura di Catanzaro ha provveduto a segnalare agli ordini professionali i nomi di coloro che risultano indagati nell'inchiesta ed ai quali è stato sequestrato il titolo di studio. L'inchiesta, coordinata dai sostituti procuratori Salvatore Curcio e Paolo Petrolo, è iniziata nel 2007 ed ha portato già alla condanna a tre anni di reclusione per un funzionario dell'ateneo calabrese, Francesco Marcello, accusato di aver ricevuto somme di denaro in cambio della falsificazione dei libretti universitari. Nel settembre dell'anno scorso, inoltre, la Procura ha sequestrato altre tredici lauree che, dopo il patteggiamento degli indagati, sono state confiscate