domenica 13 aprile 2008

ho votato

Ho votato. Ho votato PD alla Camera, al Senato, e alla Regione. Provo a spiegare il perché.
Alle politiche: perché penso che, di gran lunga rispetto al PDL, al PD abbiano presente cosa fare per rimettere in sesto il paese. Dal lato del PD ho sentito parlare di mobilità sociale, di rischio, di formazione professionale nell'arco della vita lavorativa, di tassazione speciale per incentivare il lavoro femminile, di certezza del diritto, di rifiuto dei voti della criminalità, di rispetto delle istituzioni. Tutte cose di cui credo l'Italia abbia gran bisogno. Avrei voluto sentire parlare più esplicitamente di unioni civili, di fecondazione assistita, di diritti degli omosessuali. Di questo si è parlato più chiaramente in SA e tra i socialisti, ma in entrambi i casi all'interno di un quadro sconsolante (dalla riabilitazione della scala mobile alla riabilitazione di De Michelis). Quindi, se c'è una speranza che qualcosa cambi in questo paese, questa risiede nel PD.
Alle regionali: beh, in Sicilia è facile. La pubblica amministrazione è uno dei principali responsabili del sottosviluppo dell'isola. Votare Lombardo vuol dire esprimere soddisfazione per le condizioni attuali: uno stuolo infinito di persone che si abbeverano alla mammella pubblica (ahi questi liberisti di destra!), e l'ultimo posto in tutte le graduatorie di qualità della vita (anche se, come ho sentito dire di recente a Bondi in tv, in fondo in Sicilia le cose non vanno così male, di recente ci sono stati dei risultati eccezionali, in cosa non si è capito).

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